Warrant

di Giovanni Borsi, ottobre 2009

Si definisce warrant uno strumento finanziario, solitamente quotato in Borsa, che attribuisce a chi lo acquista il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare (warrant di tipo call) o di vendere (warrant di tipo put) una determinata quantità di azioni di un titolo (sottostante) a un prezzo prefissato (il cosiddetto prezzo di esercizio) entro una data di scadenza.
Se questo diritto è esercitabile in ogni momento, fino alla data di scadenza, il warrant si dice di tipo "americano". Se invece il diritto è esercitabile solo alla data di scadenza, il warrant è definito di tipo "europeo".
Il prezzo di mercato del warrant prende il nome di premio.
Il warrant è uno strumento finanziario derivato molto simile all'opzione, ma si distingue da essa per le motivazioni che ne determinano l'emissione e di conseguenza le successive negoziazioni sul mercato telematico: solitamente è particolarmente utilizzato dalle Società quotate al fine di rendere più appetibili le proprie obbligazioni (obbligazioni cum warrant) oppure al fine di raccogliere nuove risorse mediante aumenti di capitale (vengono offerte azioni con abbinati dei warrant).
In entrambi i casi il warrant poi circolerà separatamente rispetto al titolo principale e potrà essere negoziato sul mercato MTA seguendo gli stessi orari dell'azione sottostante.
Il warrant si differenzia dall'opzione per la sua natura di titolo (e non di contratto), come tale trattato sull'MTA alla stregua di qualsiasi altro titolo, quindi senza bisogno del sistema di margini tipico degli altri strumenti derivati.
Prima dell’'emissione per ogni warrant viene deliberato dall’'Assemblea straordinaria degli azionisti un regolamento che ne stabilisce le modalità di esercizio: il prezzo di esercizio, la parità, la data da cui sarà possibile richiedere la conversione, il termine ultimo per l’'esercizio, nonché tutti i diritti dei portatori dei warrant in caso intervengano operazioni sul capitale sociale nel periodo di vita del contratto.

Le principali caratteristiche che contraddistinguono un warrant sono:

Multiplo o rapporto di esercizio E' la quantità di attività sottostante controllata da un warrant: se un warrant ha un rapporto di esercizio 0,125 significa che per sottoscrivere un'azione è necessario disporre di 8 warrant. Il numero di warrant necessario per sottoscrivere un'azione (ovvero l'inverso del multiplo) è detto anche parità. Il multiplo di un warrant su azioni è soggetto a rettifiche qualora vengano effettuate operazioni sul capitale da parte della Società; il nuovo multiplo verrà determinato dividendo il vecchio multiplo per il fattore di rettifica determinato da Borsa Italiana in occasione dell'avvio dell'operazione sul capitale.

Parità E' il numero di warrant necessario per sottoscrivere un'azione. La parità è l'inverso del multiplo.

Prezzo di esercizio o strike price E' il prezzo prefissato a cui si possono comprare (warrant call) o vendere (warrant put) le azioni sottostanti; anche questo valore è soggetto a rettifiche qualora vengano effettuate operazioni sul capitale da parte della Società: in questo caso il nuovo strike price verrà determinato moltiplicando il vecchio prezzo di esercizio per il fattore di rettifica determinato da Borsa Italiana.

Punto di pareggio o break-even point Con riferimento al warrant il punto di pareggio è dato dalla somma tra il prezzo di esercizio e il premio pagato per il numero di warrant necessario a sottoscrivere un'azione (parità); ad esempio, se compro il warrant Ubi 2011 a 0,075 euro (multiplo 0,05, ossia servono 20 warrant per sottoscrivere un'azione al prezzo di esercizio di 12,30 euro) il mio punto di pareggio sarà pari a 12,30 + 20x0,075 = 13,80 euro.

Effetto leva La leva finanziaria è espressa dal rapporto tra il valore delle posizioni aperte e il capitale investito. Nell'esempio precedente comprare 2000 warrant Ubi (multiplo 0,05) a 0,075 significa pagare un premio di 150 euro per avere diritto poi a comprare 100 azioni a 12,30 euro: il mio impegno di capitale è dunque di 150 euro, ma manovro un valore di azioni (100 azioni x valore di mercato) pari a oltre 6 volte il valore della mia posizione in warrant. La leva è un indicatore statico e può essere di scarso significato nel valutare la redditività potenziale dell'’acquisto di un warrant, in quanto non tiene conto della volatilità attesa sull'attività sottostante. Si ricorre perciò più spesso all’'uso del parametro ottenibile moltiplicando la leva lorda per il delta, più efficacemente indicativo dell'elasticità del warrant.

Delta Il delta è quel coefficiente finanziario che misura la variazione di prezzo di un warrant al variare del livello corrente dell'’azione sottostante; in sostanza misura la sensibilità del prezzo del warrant ai movimenti del valore sottostante.

Sul mercato MTA sono quotati quasi una dozzina di warrant (tra cui Parmalat e Banco Popolare i più importanti), ma gli scambi sono decisamente limitati; c'’è da segnalare, però, che con le ultime operazioni sul capitale (Ubi, Popolare Milano, Aedes) sono arrivati sul mercato alcuni warrant molto appetiti dagli investitori e gli scambi stanno via via crescendo; inoltre altre operazioni in corso o annunciate porteranno sul mercato altri warrant (Gabetti, Interpump, Mediobanca, Tiscali...) che contribuiranno non poco a far crescere questo segmento di mercato.