Come viene applicata da Directa l'imposta di bollo sugli strumenti finanziari?

L'imposta di bollo è dovuta su tutti i tipi di strumenti finanziari detenuti, attualmente nella misura del 2 per mille su base annuale.
La base di calcolo del controvalore imponibile è il prezzo di riferimento dei titoli rilevato l'ultimo giorno del periodo d'imposta. In assenza di un prezzo di mercato si assume il valore nominale o il valore di rimborso.

L'addebito avviene ad opera degli intermediari con la stessa cadenza della rendicontazione periodica, che per le banche è ormai obbligatoriamente trimestrale.

Directa lascia ai suoi clienti diretti la possibilità di scegliere la cadenza annuale, purché confermino tale opzione almeno una volta in ogni trimestre (ovviamente ad eccezione dell'ultimo) sulla schermata "Periodicità della rendicontazione", apribile dal menu dLite, dalla sezione Il mio profilo in Libera e dalla pagina delle Info nella Classic: la mancata conferma della presa visione dei propri investimenti e della richiesta della cadenza annuale anche per un solo trimestre comporta la rendicontazione del periodo corrente e dei precedenti non ancora rendicontati e il ritorno alla cadenza trimestrale fino a fine anno.

I clienti titolari di più conti dovranno effettuare l'eventuale scelta per ciascuno di essi: l'addebito dei bolli potrà quindi seguire criteri differenti per l'uno o per l'altro, in relazione alla volontà espressa.

Per i clienti indiretti, che mantengono i loro soldi depositati presso una banca convenzionata, l'applicazione dell'imposta di bollo è trimestrale, in quanto compete alla loro banca.

Video Tutorial: Come configurare la periodicità della Rendicontazione da Libera

Due esempi per illustrare il meccanismo

  • Se anche solo nel primo trimestre non viene effettuata una scelta, verrà addebitato il 2 per mille sul controvalore dei tuoi titoli al 31 marzo. La quota dovuta si ottiene moltiplicando il controvalore dei titoli per 0,002 (ossia il 2 per mille), dividendo la cifra ottenuta per il numero di giorni dell’anno - se l’anno è bisestile, il numero di giorni è 366, altrimenti è 365 - e successivamente moltiplicando il risultato per il numero di giorni del trimestre, come dalle formule qui di seguito:
    [(0,002*controvalore)/365]*90
    [(0,002*controvalore)/366]*91 per anni bisestili

  • Se la scelta è effettuata nel primo trimestre e poi non confermata nel secondo, il 31 marzo non ci saranno addebiti, ma il 30 giugno verrà addebitato il 2 per mille del controvalore titoli alla fine del semestre, cioè:
    [(0,002*controvalore)/365]*181
    [(0,002*controvalore)/366]*182 per anni bisestili
    Successivamente, a fine settembre e a fine dicembre verrà addebitata la quota sui rispettivi controvalori titoli al 30/09 e al 31/12, senza più possibilità di rinnovare la scelta per saltare il trimestre.

Che cosa devi sapere per scegliere bene

Giova ricordare che la liquidità è sempre esclusa dal calcolo dell'imponibile (ed esente anche dall'imposta fissa di 34,20 euro prevista per i comuni conti correnti bancari): proprio per questo motivo ciascuno può valutare l'eventuale maggiore convenienza nel suo caso della periodicità annuale di applicazione dell'imposta, tenendo nel debito conto, qualora intenda poi riacquistare titoli venduti al solo scopo di alleggerirne il peso, l'incidenza non solo delle commissioni, ma anche e soprattutto della Tobin tax da pagare nuovamente al momento del riacquisto per tutti i titoli soggetti.

Puoi trovare altri dettagli su questo argomento nelle pagine della sezione "Fiscalità" dedicate all' imposta di bollo.