Aumento di capitale Investimenti e Sviluppo - 2010

a cura di G.Borsi, agosto 2010

L'offerta ha per oggetto massimo n. 1.017.684.258 azioni ed è di 21 nuove azioni ogni 5 possedute, al prezzo di 0,0145 euro per azione, per un controvalore complessivo pari a 14.756.425,66 euro.

I diritti sono negoziabili dal 23 agosto 2010 al 3 settembre 2010 compreso.

Viene evidenziato subito, a norma di legge, che il Gruppo versa attualmente in una situazione di grave crisi: nel primo semestre 2010 la società ha perso 3,2 mln di euro, al 30 giugno 2010 il patrimonio netto consolidato di pertinenza del Gruppo ammonta a 0,3 mln di euro, e già da marzo la società è nella black list della Consob.

Alla data del prospetto la società necessita di complessivi 9,8 mln di euro per coprire il deficit di capitale circolante (6,3 mln) e il fabbisogno finanziario della gestione corrente (1,7 mln), e per finanziare parte degli investimenti connessi al Piano industriale 2010-2013 (1,8 mln).

Il buon esito dell'operazione si presenta incerto in quanto alla data del prospetto non sussistono impegni di sottoscrizione da parte degli attuali azionisti, ma solo impegni formali, non supportati da alcuna garanzia, a sottoscrivere a determinate condizioni le azioni inoptate in misura sufficiente a coprire il suddetto fabbisogno finanziario di 9,8 mln di euro.

Se i proventi dell'aumento di capitale fossero inferiori agli 8 mln di euro non sarebbe possibile garantire la prosecuzione dell'attività aziendale. In tal caso, a meno che non si arrivi ad applicare la procedura fallimentare, le risorse ottenute sarebbero impiegate fino a concorrenza dell'importo raccolto con il seguente ordine di priorità: 1,6 mln di euro per il pagamento delle rate scadute agli istituti di credito, 2,3 mln di euro per pagare i debiti verso i fornitori e 1,7 mln per far fronte al fabbisogno della gestione corrente.

Ripercorrendo la storia della società, che risale al lontano 1907 (la ex Centenari e Zinelli), si arriva alla svolta dell'inizio del 2007, quando assume la veste di società di partecipazioni in piccole e medie imprese, con capitali freschi per 48 mln di euro.

L'assemblea dei soci della società Exeufis Spa, che esercita il controllo sull'Emittente con il 44,347% del capitale, ha deliberato in data 27 luglio 2010 la liquidazione volontaria della società, e il liquidatore non ha ancora dato indicazioni in merito alla sottoscrizione della propria quota di competenza.

I due impegni formali di sottoscrizione riguardano:
  • l'AC Holding Srl (tra i cui azionisti Tempofosco di Millenium Sim e Corrado Coen, ex-azionista di Schiapparelli con la nomea di "finanziere d'assalto" per le sue toccate e fughe, come il salvataggio del Tour Operator Teorema), che ha assunto impegni sino a 9 mln di euro, al prezzo massimo di 0,0145, solo a patto di raggiungere almeno il 51,80 % del capitale e di ottenere l'esonero da parte della Consob dall'obbligo di offerta pubblica di acquisto;
  • la Compagnie Financière Europeenne de Partecipations SA, controllata dal signor Mario Peresan, che si impegnerebbe sino a 3 mln di euro, ma solo al prezzo max di 0,0145 euro, senza aver stipulato alcun accordo con l'AC Holding.

La Consob ha ritenuto sussistenti i presupposti per il rilascio dell'esenzione c.d. "da salvataggio", sicché risulta applicabile l'esenzione dall'obbligo di OPA previsto dall'articolo 106 del Testo Unico.

In sostanza, la messa in liquidazione della Società che controlla l'Emittente lascia pensare alla totale vendita dei diritti da essa posseduti, se non addirittura alla vendita sul mercato delle stesse azioni, con l'entrata in scena del nuovo socio, ma solo se il prezzo dell'azione scenderà sotto il prezzo di emissione delle nuove azioni (0.0145) e di conseguenza i diritti resteranno inoptati; in questo caso, ossia con l'azione a 0,0145 (che corrisponde a un valore in borsa ante-aumento di poco meno di 3 mln di euro), può essere spiegata la logica della AC Holding, che di fatto entrerebbe in una società finanziaria già quotata (con partecipazioni in società di leasing e factoring e gestione del risparmio) con un costo irrisorio.

E' facile ipotizzare l'andamento del diritto, destinato ad arrivare a zero, mentre risulta più difficile prevedere se le caratteristiche dell'aumento finiranno con l'innescare sull'azione speculazioni che non troverebbero alcuna logica e supporto nei fondamentali del titolo (vedasi un mese fa il caso Stefanel).

Borsa Italiana comunica i coefficienti di rettifica efficaci dal 23 agosto 2010:

Codice
Descrizione
Prezzo di riferimento
Prezzo last
Prezzo ufficiale
Coefficiente K
IES
INVESTIMENTI E SVILUPPO
0.0210
0.0210
0.0216
0.41971621
IESAXA
INV E SVIL AXA
0.0299
-
-
-

Borsa Italiana comunica anche che, a partire dalla seduta del 23 agosto 2010 e fino a successiva comunicazione, considerate le caratteristiche dell'aumento di capitale sociale, sulle azioni ordinarie Investimenti e Sviluppo, sui relativi warrant e sui diritti di opzione sarà inibita l'immissione di ordini senza limiti di prezzo durante le fasi d'asta.

Questa la tabella delle parità matematiche tra diritto e azione, anche se non troverà riscontro nei prezzi di mercato:

VALORE DIRITTO
COSTO AZIONE SOTTOSCRITTA
0,0021
0,0150
0,0042
0,0155
0,0084
0,0165
0,0126
0,0175
0,0210
0,0195
0,0294
0,0205